21 DICEMBRE 2013 al 19 GENNAIO 2014 - 10 X PV dieci per Pavia
Arte, cultura e impegno sociale, questo è il principale obbiettivo di Dieci x Pavia, la mostra che riunisce insieme poesia, fotografia e video, in una sinfonia composta e recitata dai cosiddetti "senzatetto". "Dieci" è la chiave di volta, è il numero totem di questa mostra, perche dieci sono le poesie, dieci gli scatti e dieci gli attori homeless (tra i venti e i settant'anni) che si sono offerti di recitare.
Organizzata dall'Archivio di Stato di Pavia e prodotta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia con la Biblioteca Civica Bonetta, Dieci X Pavia inaugura sabato 21 dicembre 2013 alle ore 11 nel chiostro di San Maiolo, in via Cardano 45, oggi sede dell'Archivio di Stato, e rimane aperta al pubblico fino al 19 gennaio 2014.
La mostra presenta dieci poesie scritte dal regista, montatore e scrittore Luca Gasparini, allestite su altrettanti pannelli di grandi dimensioni e accanto, a fare rima con il testo scritto, compaiono dieci scatti del fotografo, critico cinematografico e videomaker Roberto Figazzolo.
A rendere la scena viva, tangibile e penetrabile, come un fil rouge che tiene insieme le diverse parti del racconto, è poi il cortometraggio "Dieci letture illustrate" (della durata di 10 minuti), realizzato per l'occasione a quattro mani da Roberto Figazzolo e Luca Gasparini, che verrà proiettato in loop, accompagnando il visitatore durante la mostra.
Il filmato mette in scena le fotografie di Figazzolo e le letture delle poesie di Gasparini, recitate da dieci attori non professionisti, uomini e donne tra i venti e i settant'anni che, oltre a un talento nascosto per il teatro, hanno in comune il fatto di non possedere una casa, e di ritrovarsi tutti i giorni (o quasi) alla Comunità In & Out della Casa del Giovane di Pavia.
Angelo Casarin, Simone Tronconi, Radi Abrhaim, Salvatore Ferrone, Pietro Calligher, Carmelo Bulla, Renata Andreoni, Piero Allasia, Sergio Maneschi, Valentin Catali Radoi, protagonisti del cortometraggio, hanno partecipato al progetto "Teatro Spazio Aperto" della Casa del Giovane di Pavia, Comunità In & Out, a cura di Bruno Cerutti, Anna Maria Demuro, Elena Raschini, e saranno presenti insieme a Roberto Figazzolo durante il vernissage della mostra.
Per l'occasione la Casa del Giovane ha fatto stampare un volume, che raccoglie le poesie, le fotografie e un dvd del cortometraggio. Chi desiderasse averne copia potrà ritirarla, dietro offerta libera, dai curatori il giorno dell’inaugurazione o farne richiesta alla Biblioteca Bonetta. Il ricavato sarà devoluto interamente alla casa del Giovane.
Un generoso aperitivo offerto da Serenissima Pavia e dalla cantina Brandolini Pietro renderà ancora più piacevole la visita dell'esposizione.
Orari apertura mostra dal 21 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014
Sabato 21 dicembre dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Tutti i lunedì, mercoledì e venerdì non festivi dalle 9.30 alle 13.00
Tutti i martedì e giovedì non festivi dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Sabato 11 gennaio dalle 15.00 alle 19.00
Domenica 19 gennaio dalle 15.00 alle 18.00
Due parole su… LUCA GASPARINI
Nato a Bergamo nel 1958, ha vissuto e lavorato a Torino e Bari; ora risiede a Roma.
Montatore cinematografico e regista, ha collaborato tra gli altri con Guido Chiesa, David Christensen, Davide Ferrario, Daniele Gaglianone, Vincenzo Marra, Daria Menozzi, Costanza Quatriglio, Giovanna Taviani, Daniele Vicari. È membro dell’Accademia del Cinema Italiano e docente alla Scuola di Cinema “Gian Maria Volontè” di Roma, e al Centro Sperimentale Cinematografia, Roma.
Come regista ha realizzato i seguenti film: “Uso improprio”, lungometraggio documentario, 2008, co-regia con Alberto Masi; “Al momento giusto. Scuola popolare di Musica di Testaccio”, lungometraggio documentario, 2005; “Passano i soldati”, documentario, 2001; “Bajram”, documentario, 1999, co-regia con Daniele Vicari; “Tempi moderni. CCCP – Fedeli alla linea”, documentario, 1989; “Orizzonti di gloria”, documentario, 1985, co-regia con Luca Pastore.
Negli anni Ottanta inizia a scrivere occasionalmente e con sistematicità dal 2009. Recentemente ha vinto il Premio Internazionale Mario Luzi 2012/2013, Sezione di Poesia inedita.
…e due su… ROBERTO FIGAZZOLO
Nato a Casale Monferrato nel 1963, sceglie di vivere a Pavia.
Fotografo, critico cinematografico, docente di Lettura e Analisi filmica, videomaker, dal 2000 inventa e diventa direttore artistico di “Sguardi Puri registi/film, critici/workshop a Pavia”.
Tra le sue pubblicazioni si annoverano: “Roberto Figazzolo – Il Teatro oggi”, contributo fotografico a “Il Teatro Fraschini di Pavia”, a cura di Susanna Zatti, Skira 2009; “Scordia080396 – fotografie di Roberto Figazzolo”, Antares Edizioni, 1996; “Una giornata con Edgar Reitz a Pavia”, Cinetica Film Club, 1994.
“In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà”. Mi riconosco assolutamente in questa frase di Ingmar Bergman – dichiara Roberto Figazzolo –. Da piccolo avrei voluto vivere su di un’isola deserta, poi, un po’ più grande, mi sarei accontentato di girare il mondo con una macchina fotografica al collo. La scoperta del cinema, dove alla finestra (o finestrino) si sostituisce lo schermo, e l’imporsi delle tecnologie video mi consegnano uno strumento nuovo. Il tema rimane lo stesso: provare a “vedere” e poi a “comunicare” la realtà che mi circonda. Sempre ammesso che a qualcuno interessi… Perché, come dice Frenando Pessoa: “Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo”.
COMUNITÁ IN & OUT
In & Out della Comunità Casa del Giovane di Pavia di Don Enzo Boschetti è una struttura semi-residenziale pedagogico riabilitativa, che ha come scopo principale quello di sostenere le persone attraverso la costruzione di uno stile di vita equilibrato e dignitoso. Chi è in difficoltà, alla deriva – spiegano dalla Comunità – trova in noi una piccola isola, un approdo, un’ancora, che fa da collegamento alla realtà per non continuare a vivere in un limbo, in uno spazio senza tempo dove il passato è un fardello esageratamente pesante, una croce di cemento, il presente è quello del momento, del qui-adesso-subito, e il futuro invece è un domani vuoto, senza senso, senza progetti, non esiste. Ad In & Out accogliamo i fratelli in difficoltà cercando di accorciare le distanze, mettendoli a proprio agio, dando loro considerazione e accompagnandoli, camminando insieme, condividendo la loro storia di emarginati, di estranei, di stranieri, di scacciati, di disperati, cercando di dare un senso a questa condizione di ricerca di una dignità ormai lontana, scolorita, che quasi non appare più, ma che c’è, è solo nascosta, e basta ridarle una mano di colore per risvegliarla, perché nessuno e nessuna miseria possono spegnerla. La cosa più importante è creare una relazione di fiducia e di stima, riconoscendo che ognuno vale per se stesso, indipendentemente dalle proprie povertà materiali o spirituali, e ognuno, anche se con grande fatica, anche se lentamente, può riportare alla luce le sue potenzialità segnando l’avvio della ricostruzione paziente di una vita.